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Mai mai provato così tanta paura da non riuscire a muoverti? Avere un bruciante desiderio di scappare, senza però riuscirci? Per molti cani queste sensazioni sono all’ordine del giorno. Lasciati soli, nel loro terrore, lasciano scorrere via la vita senza vivere realmente. 

E’ per questi cani che nasce il progetto #maipiùpaura: perché si può vincere la paura e ricominciare a vivere. 

Scopo

Permettere a cani di canile che hanno terrore dell’uomo e del mondo di vivere più serenamente, vincere le loro paure e aumentare così le loro possibilità di essere adottati. 

A chi ci rivolgiamo

Ai cani che tremano, che scappano, che ringhiano o mordono e che per questo non sono quasi mai adottati. Le famiglie scelgono cani più socievoli, simpatici, allegri, più facilmente gestibili. Sono poche le persone desiderose di portarsi a casa un problema.

Tuttavia noi ci siamo posti tre domande: perché quel cane trema o scappa o ringhia o morde? E poi, considerato che l’animale prova emozioni e ha sentimenti proprio come noi, come può un cane chiuso in box per tutta la vita essere felice? E ancora, c’è serenità dove c’è paura?

Vivere nel terrore è sfibrante e se nessuno aiuta questi cani è molto improbabile che qualcuno li voglia adottare.  In aggiunta, a volte arriva l’adozione, ma se non seguita correttamente, non è detto che ci sia un miglioramento nella loro vita, né in quella della famiglia.

Cosa serve a un cane pauroso?

Un cane che non vuole stare con le persone ha bisogno di imparare a vincere le sue paure con un lavoro mirato della famiglia, affiancata da figure qualificate, altrimenti vivrà sempre in ansia e potrebbe dare problemi (mordere chi cerca di toccarlo o gli va troppo vicino, sporcare esclusivamente in casa, non mangiare, abbaiare a sproposito sono alcune delle problematiche tipiche di cani non a loro agio). 

Ma si può aiutare un cane pauroso?

CERTO! ll cane, anche il più pauroso, ha un pregio: dona sempre una seconda possibilità. Se capito, migliora. Se aiutato, migliora. Di fronte al corretto modo di approcciarlo e di insegnargli a ricominciare a vivere, il cane tenterà sempre di ricominciare a vivere. Ed è per questo che noi non vogliamo abbandonarli. 

Conquistata la sua fiducia, migliorato il loro stato emotivo, possiamo aiutarlo a imparare ad essere cane di casa.

Possiamo insegnargli a conoscere la gioia di farsi accarezzare, imparare a passeggiare al guinzaglio, viaggiare in auto, muoversi senza difficoltà in ambiente casalingo e perché no, anche imparare a giocare e passare piacevoli momenti con le persone che diventeranno il suo punto di riferimento, la sua famiglia. 

Obettivi

Per poter aiutare in maniera concreta cani paurosi dobbiamo adeguare il numero dei cani trasferiti alla Rescue Bau al numero dei volontari che possono occuparsi di loro e alle nostre finanze. Ora vogliamo aiutare a vincere la paura e trovare adozione a questi quattro CanCoraggio, come li definiamo affettuosamente:   

I cani in Progetto #Maipiupaura.

 

Soluzione

  • Avere un team di educatori e rieducatori cinofili che si occupino della formazione dei volontari per la corretta gestione dei nostri CanCoraggio: è infatti importante imparare come comunica il cane, come muoversi col cane e come insegnargli ciò che è necessario. 
  • Formare un team di volontari motivati che seguano il corso di formazione che li renda idonei ad occuparsi di cani così particolari. 
  • Creare un team di volontari che si occupi della gestione degli aspetti burocratici, anagrafici e sanitari dei cani, della divulgazione degli annunci e delle notizie, dell’aggiornamento del sito e delle relazioni con potenziali nuovi volontari e adottanti. Non dobbiamo dimenticare che la Rescue Bau deve essere un luogo di passaggio e mai di arrivo! Lo scopo ultimo e fondamentale è trovar loro una famiglia. 
  • Richiedere la consulenza di veterinari liberi professionisti per la gestione della salute e del benessere del cane
  • Richiedere la consulenza di veterinari comportamentalisti per la valutazione del cane e la stesura di un programma di lavoro che aiuti il cane a vincere le sue paure e ad acquisire una serie di competenze utili a farlo diventare un educato e felice cane di famiglia.
  • Organizzare le sessioni di training coi cani in modo che sia offerto loro routine, coerenza e continuità nel lavoro. 

Struttura del progetto

FASE 1 – l’arrivo del CanCoraggio
  • Trasferimento di cani presso la Rescue Bau odv: tramite trasportatori autorizzati via terra o aria, i cani viaggiano sempre in trasportini a norma di legge, accompagnati dai documenti anagrafici e sanitari. Se possibile è da prediligere il trasferimento diretto dal luogo di provenienza alla pensione alla quale si appoggia Rescue Bau onlus, ma qualora non fosse possibile, volontari competenti si recano al punto di incontro con il trasportatore o all’aeroporto e caricano in auto l’animale in totale sicurezza. All’arrivo il cane viene liberato in box e lasciato tranquillo. Il giorno seguente si procede con la sverminazione.
  • Ambientamento: per i primi giorni lasciamo al nuovo CanCoraggio il tempo di capire dove si trova e chi siamo. Facciamo molta attenzione a non disturbarlo e a rispettare sempre gli stessi orari per pappa, pulizia e uscite dal box. 
FASE 3 – controllo salute
  • Visita clinica del cane: tutti i nostri cani, CanCoraggio compresi, sono sottoposti a una visita veterinaria a domicilio e a un esame del sangue di screening per Filaria, Leishmania, Anaplasma, Borrelia, Rickettsia ed Ehrlichia. 
FASE 3 – la riabilitazione
  • Valutazione comportamentale: dal momento in cui arriva, il cane è analizzato in tutti i suoi comportamenti. Passiamo molto tempo a osservare per poter conoscere. Se troppo stressato, ricorriamo a integratori naturali che favoriscano il rilassamento, ma se è davvero terrorizzatao, il veterinario Comportamentalista potrebbe decidere di somministrare anche ansiolitici, previ controlli sanitari del caso. Grazie all’effetto dell’ansiolitico il cane prova meno preoccupazione e così riesce a imparare meglio e prima, migliorando più velocemente la sua situazione. Lo scopo è sempre aiutarli nel minor tempo possibile. 
  • Inserimento del cane su BAUAPP: abbiamo un gestionale che ci aiuta a nel lavoro quotidiano! Ogni cane ha una scheda e un diario che viene aggiornato dai volontari ogni volta che si relazionano col cane in questione. Sulla scheda sono riportate le caratteristiche fisiche e di salute del cane, la sua storia, la valutazione complessiva redatta dal Comportamentalista e le indicazioni su quali attività proporre e in che sequenza. Il diario dei volontari è indispensabile per aver sempre ben presente il percorso dell’animale e per poter modificare le attività qualora da ciò che viene riportato, lo si considerasse necessario. Inizialmente ogni CanCoraggio ha un solo volontario di riferimento. Per lui è già difficile adattarsi alla nuova situazione e così vogliamo fornirgli un punto fisso: una sola persona che diventarà sua amica e che poi farà da tramite con gli altri, al momento opportuno.
  • Training e riabilitazione comportamentale: basandosi esclusivamente sulle indicazioni riportate sulla scheda del cane, i volontari che hanno ricevuto una formazione tale da poter gestire cani con queste problematiche propongono attività al cane, preoccupandosi poi di scrivere il diario e fare anche video in modo da poter mostrare agli educatori e al Comportamentalista i comportamenti messi in atto dal cane durante la sessione di lavoro. 
FASE 4 – cerchiamo una famiglia!
  • Ricerca di famiglia idonea all’adozione del cane: utilizzando internet, televisioni, giornali, volantini e passaparola, l’annuncio del cane viene divulgato, al fine di farlo conoscere e trovare così una buona adozione. La famiglia viene valutata perché l’adozione sia definitiva: ci sono persone perfette per avere un cane equilibrato ma non idonee a un cane con un passato “burrascoso”. Importante è il contesto di abitazione, le aspettative delle persone che richiedono il cane, le loro competenze e la loro possibilità di cambiare parte delle proprie abitudini per far spazio a un animale la cui gestione potrebbe necessitare di importanti accorgimenti. 
  • Affiancamento degli adottanti per il corretto inserimento del cane in contesto familiare, dapprima con un percorso di conoscenza in canile, per poi abituarlo per gradi all’ambiente dove andrà a vivere. La famiglia viene seguita anche dopo l’adozione, in modo che i piccoli problemi che possono manifestarsi vengano risolti velocemente. 

BUDGET

Per non avere #maipiùpaura

Abbiamo calcolato il budget necessario per 6 mesi di riabilitazione, tenendo conto delle tempistiche di ambientamento iniziale (1-2 mesi), del training e della necessità di inserire gradualmente il cane a casa, tutti parametri che potrebbero facilmente dilatare i tempi di permanenza presso di noi. 

I valori sono calcolati per aiutare 1 cane. 

Descrizione Quantità Prezzo unitario Costo complessivo
Mantenimento in pensione per 6 mesi 6 180 1080
Sierologia per le 6 malattie da vettore 1 40 40
vermifugo, vaccinazioni, altri esami del sangue all’arrivo 1 100 100
Pettorina antifuga 1 35 35
Profilassi filaria 6 30 30
Profilassi pulci e zecche 6 30 30
Integratori per l’ansia 3 100 100
Varie ed eventuali 1 100 100
TOTALE     1515 euro

 

I nostri successi: GLI ADOTTATI!!

 

In memoria di 

 FRANK ingresso: marzo 2015 – deceduto a febbraio 2017

Una vita passata dietro le sbarre…9 anni di inferno, prima che riuscissimo ad aiutare anche lui. Terrorizzato dal mondo e dalle persone, Frank è stato un vero osso duro inizialmente. Aveva il terrore di essere toccato da qualsiasi cosa e, per ovvi motivi, lo avevamo soprannominato “il piccolo caimano”, tuttavia col tempo ci ha dato la sua fiducia e poi tutto il suo amore. E’ diventato il nostro “FrankieBau”, il “Milord”. E’ diventato nostro amico. 

Non siamo riusciti a dargli una famiglia, la malattia lo ha sconfitto prima di ciò, ma speriamo di avergli potuto regalare dei momenti da non dimenticare. 

Vogliamo ricordarti così, col tuo corpicino da vecchietto, ma con quegli occhi a palla, vispi e curiosi. Sei stato per noi il nostro “Guarda Cantieri”, il nostro “Milord”. Nessuno come te portava con estrema eleganza e disinvoltura cappottini che avrebbero fatto inorridire chiunque :-). E adesso zampetta fiero e fregatene di tornare al richiamo.. te la meriti un pò di libertà. Ciao Nonno Frank, ora più che mai #unodiRescue. ♥

Contatti

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Alice Castorina presidente: presidente@rescuebau.it 340 9006350 

Valentina Talamoni vicepresidente e segretario: info@rescuebau.it 347 3885542